Testimonianza di due amici saliti al Rifugio Eremo dei Romiti gestito dalla nostra cara amica Anna Mainardi.
Una cara amica Anna:
Anna ha di nuovo dato spazio alla passione per la montagna e l’affetto per le persone, aprendo da pochi giorni per gestirlo fino a Settembre/ottobre un poco conosciuto rifugio nelle Alpi del Cadore. Eremo dei Romiti, quota 1167 m, raggiungibile a piedi da Domegge attraverso un favoloso, riposante, inebriante sentiero nei boschi fra le cui sottili erbe occhieggiano fragoline di bosco (ne sento ancora il sapore inimitabile !!!!)
Una piccola passeggiata di 1 ora e 30 (per quelli scarsotti come me), ma appena esci dal bosco rimani senza fiato per lo spettacolo che ti salta addosso: staccionate in legno tutto attorno a raccogliere come in uno scrigno due palazzi sobri ma invitanti, panche in legno con ombrelloni color paglierino, tronchi per sedersi sistemati lungo un tavolato che invita a stendersi o a tirar fuori dagli zaini cioccolato, succhi, biscotti e per i più temerari succosi panini al salame.
La prima cosa che abbiamo fatto mia moglie Carla ed io è stata la foto ricordo, la seconda baciare Anna, la terza controllare il menù, la quarta ordinare minestrone, canederli, polenta e funghi, due fette di torta e, in barba al mio medico, un bel boccale di birra !
Tutto il resto è sogno e noi vogliamo illustrarlo con immagini che spiegano più di 18 pagine di parole !!!!! Per descrivere le doti di Anna bisognerebbe aprire un capitolo a parte. La vedete in foto, possiamo però aggiungere che si è già fatta conoscere in tutti gli altri rifugi che ha gestito, per la delizia e la sostanza delle sue torte che prepara e sforna in maniacale numero e sequenza, con la passione e l’ansia dei collezionisti, così i golosi delle sue torte continuano a seguirla per le montagne.
Un carattere forte, mite e disponibile a tal punto da conquistarci da subito ed addolcire i pensieri con cui saliamo lì, inoltre sostiene con parte della sua attività un’associazione impegnata in “Adozioni a Distanza” Un consiglio provato sulla nostra pelle: ci si deve fermare almeno una notte per poter essere svegliati dalla luce del sole che filtra attraverso i pini perché...Ridestandoti, capisci che non era un sogno. Da li vedi giù in basso il paese ma ti sembra di stare in un altro mondo da cui non vorresti staccarti presto.
Ciao Orlando&Carla
